Le nuove licenze Microsoft Teams separate dai pacchetti Enterprise

Era il lontano 2020 quando Slack, ora del gruppo Salesforce, presentò una denuncia per pratica commerciale scorretta nei confronti di Microsoft che, all’interno delle sue licenze, includeva anche Teams. Era l’anno in cui, a causa della pandemia, Teams passava dai 30 ai 100 milioni di utenti al giorno grazie all’obbligo del lavoro da casa in ogni parte del globo. Similmente a quanto accadde con il browser Internet Explorer, Microsoft cominciò ad avere una posizione dominante sul mercato che ha, inevitabilmente, allertato le autorità europee e non solo.

La vicenda europea

La Commissione Europea ha avviato un’indagine antitrust che ha indotto Microsoft a scorporare obbligatoriamente l’uso di Teams dalle licenze Enterprise lasciando immutate le licenze F (FrontLine Worker) e Business per le aziende sotto le 300 utenze. Da notare che anche le licenze F e Business avranno l’opzione senza Teams ma senza obblighi. Rimangono invariate le licenze Education e Nonprofit. L’azione preventiva di Microsoft ha, di fatto, aumentato i costi delle sottoscrizioni Enterprise (Microsoft365 E3 ed E5, Office365 E1, E3 ed E5) in quanto, seppur abbassate di 2 euro senza Teams, si sono viste aggiungere circa 5 euro per l’acquisto del Teams Enterprise come add-on separato (Teams Essentials da 2 euro non acquistabile oltre le 300 utenze). Il tutto nella sola unione economica europea ed in Svizzera. Con questa azione un cliente, di fronte all’aumento del costo, dovrebbe valutare l’acquisto di altri strumenti di collaborazione quali Slack, Zoom, Google Workspace, Webex, Facebook Workplace, ALE Rainbow ecc…
Il dettaglio di questo scorporo europeo, datato 1 ottobre 2023, è ben descritto in questo articolo.

L’evoluzione planetaria

Nel momento in cui scriviamo ci sono più 300 milioni di utenti unici giornalieri che utilizzano Teams per chattare, collaborare, scambiare files, usare applicazioni e perfino telefonare sulla rete pubblica PSTN. In un momento in cui Teams è l’applicazione collaborativa più usata al mondo, Microsoft cerca di evitare le attenzioni degli organismi antitrust planetari estendendo ovunque l’obbligo di scorporo delle licenze Teams dalle sottoscrizioni Enterprise. Il tutto con effetto immediato dal 1 aprile 2024. Potremmo pensare che l’Europa sia stata il banco di prova commerciale di questa nuova modalità di vendita anche se non abbiamo notizia di grandi aziende che hanno deciso di non adottare Teams per via di questo scorporo; anche perché, coloro che avevano già un contratto in essere, non hanno avuto alcuna ricaduta, apparentemente…
Il dettaglio dello scorporo mondiale, datato 1 aprile 2024, è ben descritto in questo articolo.

Le incongruenze e la triste realtà

In una logica di mercato, una grande azienda è libera di sottoscrivere le licenze utilizzando il fornitore che offre un prezzo migliore. Con questa modifica nei termini delle licenze ci si trova di fronte ad un paradosso, per non chiamarla fregatura. Il fornitore attuale può continuare a vendere le licenze al prezzo precedente, senza lo scorporo di Teams, mentre il nuovo è obbligato a fornirle con la nuova modalità essendo, di fatto, una nuova vendita, un nuovo contratto ed un nuovo cliente. Ciò succede anche se si passa da un rivenditore Cloud Solution Provider (CSP), tendenzialmente piccolo, ad uno più grande quando, talvolta, si contratta perfino un Enterprise Agreement (EA). Lo scorso anno realtà aziendali che sono cresciute o si sono aggregate hanno visto aumentare i costi di licenze Microsoft 365 pur essendo già clienti con ragioni sociali o fornitori di licenze diversi. Un’azienda di 1300 utenti ha avuto un costo aggiuntivo non preventivato di circa 50.000 euro l’anno.

Conclusioni

La separazione delle licenze Teams nei piani Enterprise sono, senza dubbio, un ottimo incentivo alla valutazione di altri prodotti. La concorrenza è la madre dell’innovazione tecnologica ma, come è stata implementata lo scorso anno in Europa e Svizzera, ha dei lati oscuri che lasciano l’amaro in bocca. Ora questa separazione si allarga oltre i confini europei e, senza adeguati interventi di mitigazione, ne faranno le spese soprattutto le medie aziende. Con più di 300 utenti e meno di circa 2500 sono troppo grandi per accedere alle licenze Business e troppo piccole per accedere alle logiche di Enterprise Agreement con Microsoft o i grandi Large Account Reseller (LAR).

Guida ufficiale alle nuove licenze Teams è disponibile a questo link.