Appuntamento doppio questo mese che copre le novità del mese di marzo e aprile riguardanti gli Azure Container Services. Il rilascio di questo riepilogo, vuole fornire una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.
Le applicazioni moderne sono sempre più frequentemente basate su microservizi ed i container costituiscono un elemento importante per la creazione di architetture applicative agili, scalabili ed efficienti. Microsoft è uno dei principali provider che consente l’esecuzione di container a livello enterprise nel cloud pubblico.
La seguente tabella mostra le diverse tecnologie container, che sono contemplate in questa serie di articoli ed i loro principali casi d’uso:
Container Service | Principali casi d’uso |
Azure Kubernetes Service (AKS) | Distribuisce e ridimensiona i container su un cluster Kubernetes gestito |
Azure Red Hat OpenShift (ARO) | Distribuisce e ridimensiona i container su un cluster Red Hat OpenShift gestito |
Azure Container Apps | Crea e distribuisce app e microservizi utilizzando container serverless |
Azure Functions | Esegui codice serverless basato su eventi con un’esperienza di sviluppo end-to-end |
Web App for Containers | Esegui app Web containerizzate su Windows e Linux |
Azure Container Instances | Avvia container con isolamento dell’hypervisor |
Azure Service Fabric | Distribuisce e gestisce app sempre attive, scalabili e distribuite |
Azure Container Registry | Crea, archivia, protegge e replica immagini e artefatti dei container |
Azure Kubernetes Service (AKS)
La versione 1.26 di AKS è global available
Microsoft ha rilasciato con un ritardo di qualche mese in global availability il supporto di AKS per Kubernetes 1.26 “Electrifying”.
La nuova versione è la prima ad utilizzare il nuovo container registry registry.k8s.io; in particolare nessuna immagine con versione inferiore alla 1.26 potrà essere pubblicata sul nuovo registry.
Sono presenti ben 37 nuove funzionalità fra le principali:
- Abilitate le “feature metrics” servono a verificare se una feature di k8s è abilitata o meno
- Rimosso il supporto a CRI v1alpha2, la funzionalità permetteva di utilizzare nodi che non usavano CRI (container runtime interface) come container runtime, CRI rimane ad oggi l’unico container runtime supportato da Kubernetes
- Migliorata la gestione dello storage
- Rimosso il supporto per In-tree OpenStack Cinder e In-tree GlusterFS drivers
- Introdotto il supporto per i Windows privileged containers
- Migliorata la gestione della schedulazione dei Pod, che ora offre nuovi strumenti per gestire dove i pod vengono schedulati
Per maggiori dettagli sulle nuove feature, sulle componenti deprecate e rimosso e su quelle passate a Stable è possibile consultare direttamente la documentazione di k8s a questa pagina.
Docker container runtime non è più supportato a partire dal 1° maggio 2023
Docker container runtime è stato ritirato per i pool di nodi Windows a partire dal 1° maggio 2023. I servizi che lo utilizzano continueranno a funzionare tuttavia tutte le operazioni di gestione, creazione e ridimensionamento falliranno. A tale scopo Microsoft suggerisce la migrazione di questi workload su cluster AKS con runtime CRI.
Container insights recommended alerts verranno ritirati il 14 marzo 2026
Le Azure Monitor rule generate automaticamente tramite i recommended alerts di Container Insights sono stati deprecati e verranno ritirati il 14 marzo 2026. Microsoft consiglia la migrazione prima di tale data ai Prometheus recommended alert che risultano più efficaci ed utilizzano meno risorse.
Fine del supporto per Windows Server 2019
AKS non supporterà più il sistema Windows Server 2019 a partire dal primo marzo 2026. Suggerito il passaggio a Windows Server 2022 che supporta nativamente i principali container runtime.
Azure Kubernetes Service Edge Essential è ora disponibile in global available
Azure Kubernetes Service Edge Essential è una distrubuzione leggera di Kubernetes pensata per per essere eseguita sui device edge con risorse limitate. Può essere deployata in modalità single node o multi node e supporta container sia Windows sia Linux. La distrubuzione di Kubernetes è conforme allo standard de-facto CNCF (Cloud Native Computing Foundation). La documentazione della soluzione è disponibile qui.
Cambiamento allo statement di supporto di AKS e nuova modalità di supporto Long Term
Cambiamento importante passato in sordina per lo statement di supporto di AKS.
Precedentemente venivano supportate contemporaneamente le ultime 2 versioni minori di AKS in GA (general availability), una volta rilasciata la terza versione finiva il supporto per la più vecchia.
Ora ogni versione minore è supportata per 12 mesi. Si tratta di un cambiamento molto importante soprattutto per chi deve programmare con largo anticipo gli aggiornamenti di più ambienti basati su cluster AKS.
Inoltre a partire dalla versione 1.27, verrà rilasciata una versione che avrà un supporto di 2 anni.
Workload basati su identità di AAD di AKS in general availability
Passa in general availability la gestione delle identità AAD (Azure Active Directory) per i workload AKS. Questa identità permette ai pod di accedere ad altre risorse attraverso AAD. Le funzionalità chiave sono:
- Rimuove i problemi di scalabilità e prestazioni esistenti per l’assegnazione dell’identità
- Supporta i cluster Kubernetes ospitati in qualsiasi cloud o on-premise
- Supporta workloado sia Linux sia Windows
- Elimina la necessità di definizioni di risorse personalizzate e pod che intercettano il traffico dei metadati dell’istanza di Azure (IMDS)
- Evita i passaggi di installazione complicati e soggetti a errori come l’assegnazione del ruolo del cluster
Valutazione di Azure
Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.